ll progetto ‘Memorie di tutti” ha come finalità quella di attivare ricerche e interessi intorno all’apporto di conoscenze e contributo che è costituito dalla memoria, individuale e collettiva.
Strumento straordinario di raccolta di informazioni su aspetti spesso trascurati dalla documentazione ufficiale, la memoria costituisce una fonte che spesso perfeziona e completa le analisi degli specialisti e che permette di realizzare un’operazione condivisa di costruzione della storia del secondo Novecento.
E’ indubbio infatti che il passaggio dal secondo Dopoguerra alle più floride condizioni degli anni del boom economico costituisce un momento affascinante nella storia non solo locale, dato che fu proprio allora che dal confronto con un sistema economico e sociale distrutto dagli eventi bellici si dovette riprendere la vita normale delle relazioni.
In particolare, l’interesse del MAG Progetto Museo dell’Alto Garda per il territorio permette di concentrare l’attenzione delle ricerche intorno ai luoghi per coglierne immagini di modi antichi di interagire socialmente e con lo spazio.
La realizzazione di uno schedario informatico pensato per poter essere consultato da scuole e da studiosi è uno stimolo alla ricerca e alla conoscenza di questi aspetti così importanti e spesso sconosciuti di un territorio che ha conosciuto notevoli e repentini cambiamenti.
Il tema dei luoghi del lavoro è stato oggetto delle attenzioni della Associazione Mnemoteca del Basso Sarca, che a partire dalla pubblicazione La fabbrica, il lavoro e la memoria : l’industria ad Arco raccontata dagli operai : 1930-2007, a cura di Tiziana Calzà (edizione Fondazione Museo storico del Trentino, 2008), ha raccolto una serie di dati di interviste sulla fabbrica Caproni di Arco. Le interviste, integrate da altre informazioni raccolte e da nuove ricerche relative alla falegnameria Zontini di Riva del Garda, ora dismessa, sono state catalogate e inserite in un archivio informatizzato.
Il tema dei rifugi antiaerei, affrontato con la realizzazione di una pubblicazione curata da Paola Maroni e Valentina Zanoni, sarà il prossimo oggetto di catalogazione, che unirà i risultati delle richerche d’archivio con le interviste raccolte sul tema.
Ultimo capitolo previsto riguarda la Resistenza e gli anni del secondo conflitto, dei quali saranno catalogate le interviste raccolte dagli esperti della Fondazione Museo storico del Trentino, in collaborazione con il Museo di Riva del Garda.
Referente del progetto
Monica Ronchini
Museo Riva del Garda
Raccolta dati
Ass. Mnemoteca del BassoSarca
Elaborazione database
Studio tecnico Luciano Pugliese
In collaborazione con
Fondazione Museo Storico del Trentino
Il database di Storia nacque dall’idea di poter catalogare diverse tipologie di fonti documentarie all’interno di un unico sistema di catalogazione potendo in qualche modo distinguere gli elementi citati nella fonte e sistemarli all’interno di specifici contenitori. Questa idea fu derivata dalla necessità da parte del nascente laboratorio di storia, all’interno del Museo Civico del Comune di Riva del Garda, di poter catalogare diverse tipologie di fonti documentarie in modo da riuscire a farle interagire mettendo a confronto dati eterogenei sia sotto il profilo del metodo di catalogazione sia sotto quello diacronico.
L’impostazione del progetto vide coinvolti: la direttrice del Museo dott.ssa Monica Ronchini in veste di coordinatrice del gruppo di lavoro; il Dott. Luciano Pugliese come sviluppatore informatico del sistema; la Dott.ssa Stefania Salsi insieme alla dott.ssa Elena Banterla e la dott.ssa Paola Maroni per l’impostazione del database dei relativi Thesauri e della catalogazione.
Questo modello di catalogazione permise di estrapolare tutte le informazioni contenute all’interno delle fonti documentarie dividendole per tipologie di contenuto. Questo passaggio fu fondamentale per fornire, non soltanto uno strumento di trascrizione informatizzata dei cataloghi storici ma, un vero e proprio sistema di database relazionale ragionato e interpretato sui documenti storici.
Questo modo di catalogazione permise l’interazione trasversale tra omogenee tipologie di dati preseti in fonti eterogenee.
Il database era stato corredato anche di una catalogazione geografica dei luoghi con il supporto della georeferenziazione dei catasti storici sul modello tridimensionale del terreno.